Codice deontologico
1. Discrezione
L'interprete non deve rivelare alcuna informazione concernente l’incarico da svolgere.
L'interprete non deve rivelare alcuna delle seguenti informazioni nell'ambito dello scambio di esperienze:
- nome, età, sesso o altri dati del cliente
- giorno della settimana, orari e stagione
- luogo
- altre persone coinvolte
- particolarità della situazione
Un'assoluta discrezione è necessaria poiché basta poco per identificare le persone interessate.
2. Imparzialità
L’interprete svolge la sua attività di mediazione linguistica tra due o più persone che vogliono comunicare tra di loro e che, a tal fine, hanno fatto ricorso ai servizi dell’interprete. Il compito dell’interprete consiste nel rendere possibile la comunicazione. L’interprete non è tenuta né a dare consigli né a sostenere le parti presenti, neanche se ne viene sollecitata. Essa si astiene dall’esprimere pareri personali, sentimenti o pensieri. L’interprete non deve accettare incarichi per i quali non è in grado di garantire la neutralità.
3. Traduzione precisa
L’interprete si impegna a tradurre tutto, restando fedele al contenuto del messaggio e rispettando il senso dato da chi parla. Deve inoltre utilizzare la lingua/la forma di comunicazione che le parti meglio comprendono. L’interprete non risponde di ciò che viene detto e di come viene detto. Si deve solo concentrare sulla traduzione corretta e precisa di quanto è stato detto.
4. Puntualità
L’interprete si presenta puntualmente sul luogo di lavoro e in tempo per abituarsi alle particolarità personali e locali prima di svolgere la sua attività.
5. Riservatezza e discrezione
L’interprete si adegua alle caratteristiche esterne riguardo all’abbigliamento e all’aspetto.
Nello svolgimento della sua attività l’interprete assume un aspetto riservato e discreto. In primo piano ci devono essere gli interlocutori che beneficiano della traduzione.
6. Preparazione e aggiornamento professionale
Ogni incarico ricevuto richiede una preparazione adeguata. L’interprete cura costantemente le sue conoscenze e la sua tecnica professionale partecipando a programmi di formazione continua, convegni, scambi di esperienze con colleghe, ecc., e consulta regolarmente testi specializzati.
*Nel codice deontologico viene usata la forma femminile. la quale sottintende anche quella maschile.
Dicembre 2001
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Testo nella lingua dei segni
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